Titolo: Io non ho paura...Ah no! Hanno già usato anche questo di titolo...
“Perché hai spento la luce?”
“Quale luce?”
“Mi sento perso così!”
“Non sono stato io a spegnerla! …E adesso?”
“Mi sa che dobbiamo continuare senza…”
“Al buio?”
“Quale buio?”
“Ho paura della notte!”
“Ma è giorno!”
“Allora a cosa serviva la luce?”
“A tenere viva la speranza…”
“Ma…”
“Tu sai sperare al buio?”
“Perché fa differenza?”
“Si!”
“Credo di saper sperare al buio, ma comunque
hai detto che è giorno?!”
“Allora spero che la luce non torni…”
“Perché?”
“Perché se sappiamo sperare anche senza
luce, vuol dire che questa è finalmente dentro di noi e non fuori.. Vuol dire
che non ne abbiamo bisogno, che la speranza siamo noi…”
“Cosa?”
“Chiudi gli occhi!”
“Ho paura della notte!”
“E’ giorno!”
“Ho paura del buio!”
“Chiudi gli occhi!”
‘Va bene!”
“La senti?”
“Cosa?”
“Quella voce... dentro di te… Quella che
sussurra che non sei solo…”
“Ma noi non siamo soli! Tu sei qui…Solo non ricordo dove stiamo andando…”
“L’uno verso l’altro…”
“Perché?”
“Per abbracciarci!”
“Perché?”
“Perché è l’unico modo in cui non si è più
soli… L’unico modo in cui buio o luce non fanno più differenza…”
“Cioè?”
“Non dobbiamo avere più paura di essere…”
“Di essere cosa?”
“Appunto! Vieni qui…fatti abbracciare…”
Parole suggerite da Carlo Ditto
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