Titolo: dipendenza
La vidi barcollare poco distante da me: era vestita di blu con abiti consunti. Si spezzò pochi passi più avanti: tra un semaforo e un lampione.
Fu un attimo!
La persi in un battito d’ali…
La persi in un battito d’ali…
Sentii subito la sua mancanza pur non avendola mai conosciuta: era stata rapita dall'incertezza, dall'insicurezza. Un leone, solo in apparenza, che aveva tentato di scappare a sé stesso, rifugiandosi in un’illusione.
"È davvero possibile scappare da sé stessi?" mi chiesi.
Lei doveva aver pensato di si, di essere più furba... e più debole di tutti.
...
...
Il dolore della sua perdita fu immediato e lancinante perché con lei, che non conoscevo, andava via anche la parte di me più fragile, insicura, indecisa, che conoscevo bene. Con lei andava via una parte di me, e fu in quel momento che compresi di dovermi proteggere.
...
Quel giorno tra il semaforo e il lampione, spezzata dalla sua insicurezza, moriva la vita di tutti. Fu per questo che mi voltai e andai nella direzione opposta, verso un'aiuola: colsi un fiore e lo misi vicino alla sua guancia... in modo che potesse accarezzarla.
Parole suggerite da Giulio Ravizza
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